Ciak, si spara. Il Grillo Tonante.

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Non giudicate un libro dalla copertina.

Questo è il messaggio che i film della trilogia Men in Black ci vogliono consegnare, e le armi in dotazione agli agenti MIB non fanno eccezione nel cercare di veicolare questo messaggio.

Iconico nella serie, quasi al pari del neuralizzatore e del look degli agenti, il Grillo Tonante è un’arma impressionante.

Il Grillo Tonante nei film.

Il Grillo Tonante, come appare nella sua prima scena.

Nel film il Grillo Tonante è usato abbastanza poco, tre volte in totale, ma sono più che sufficienti per cementare il ruolo che l’arma si è ritagliata.

La prima e la seconda volta, l’agente J lo usa e finisce scagliato all’indietro di svariati metri per il mostruoso rinculo dell’arma.

La terza volta l’agente K lo usa contro un personaggio secondario (Jeb) decapitandolo, ma l’arma stavolta non produce rinculo.

Visivamente, il Grillo Tonante è minuscolo, a malapena grande abbastanza per essere impugnato, e ha una finitura cromata su tutta la sua superficie, come un pò tutte le armi in dotazione ai MIB.

L’arma ha una lunga “canna” sottilissima, una sorta di nucleo luminoso nel carrello e quello che sembra essere una sorta di percussore nel retro.

A livello di controlli, l’arma sembra essere una relativamente semplice semiautomatica, senza sicura o modi per ricaricarsi.

Intelligentemente, vista la dimensione minuscola della pistola, l’arma ha un supporto per il dito medio sotto il grilletto, altrimenti non si riuscirebbe a impugnarla.

Il Grillo Tonante nella realtà.

La pistola Kolibrì.

Purtroppo, a differenza del Grillo Tonante, le pistole di dimensioni minuscole tendono anche ad essere deboli nel nostro universo.

La cosa più simile, come dimensione, fu la pistola Kolibrì, identificata come la pistola semiautomatica funzionante più piccola del mondo.

Con un calibro pari a 2,7 millimetri, la pistola Kolibri fu inventata nel 1910 da un orologiaio austriaco, tale Franz Pfannl, che la produsse sino al 1938.

Pubblicizzata come arma da difesa personale (certo, come no…) era quasi impossibile da ricaricare vista la dimensione minuscola delle sue cartucce, e a livello di potenza era veramente patetica, visto che le sue pallottole arrivavano a stento a 200 metri al secondo di velocità, contro i 400 metri al secondo del coevo calibro 9×19 millimetri.

Inoltre, avendo una massa quasi insignificante, le pallottole della Kolibri faticavano a creare un qualsivoglia danno serio al bersaglio, non garantendo assolutamente alcuna possibilità di uccidere un eventuale aggressore al primo colpo, cosa abbastanza fondamentale per una presunta pistola da difesa personale.

Una Remington Derringer, calibro .41. Notare le canne sovrapposte.

Ulteriore pietra tombale sul concetto della Kolibri, fu il fatto di non essere affatto precisa, visto che la tecnologia dell’epoca non permetteva di aggiungere una rigatura a una canna così piccola.

Tuttavia, l’idea di creare una pistola piccola, ma comunque potente, ebbe anche degli esponenti di maggior successo.

Uno fu la famosa Derringer, risalente al 1852, e che guadagnò fama con l’assassinio di Lincoln, portato a termine con una Philadelphia Derringer a canna singola.

L’iterazione più famosa della Derringer fu quella che ci viene tramandata dai film western, la Remington Derringer calibro .41.

Con due canne, sparava delle cartucce corte, ma tozze, con una velocità e una massa certamente più rispettabili dell’anemica Kolibri, ed entrò nell’immaginario popolare come la pistola del baro, che nei film viene sfoderata spesso durante una partita di poker.

La gittata utile era cortissima, sotto i dieci metri, e la precisione scarsissima, ma poco importava, visto che era pensata per essere usata praticamente a bruciapelo, contro bersaglio all’altro capo di un tavolo di qualche saloon.

Un’altro uso della Derringer fu quello di servire come pistola “da donna”, per la facilità con cui entrava in una borsetta, assolvendo egregiamente alla funzione di pistola per difesa personale.

Il Grillo Tonante nella cultura popolare.

Il Grillo Tonante su Sacred 2.
La Loud Locust di Saints Row 4.

Il Grillo Tonante ha una rispettabile serie di prop ricostruite dai collezionisti, e qualche apparizione in videogames.

Una, come succede spesso vista la natura del videogioco, è in Saints Row 4, dove la pistola è rinominata come “Loud Locust”, cioè “locusta rumorosa” (sottile…).

La descrizione della Loud Locust dice: “Una pistola di origini oscure, e capacità sconosciute” e nel gioco ha un effetto praticamente identico a quello che si vede nei film.

Un’altra è su un gioco abbastanza vecchio, del 2008, Sacred 2.

Il gioco, stranamente per un gioco di ruolo a tema medievale, ha una miriade di (abbastanza sfacciate) citazioni di armi che non dovrebbero esistere nel contesto, dalle pistole degli anni ’80 alle spade laser.

Una di queste è appunto il Grillo Tonante, che nel gioco ha una forma diversa, ma nome ed effetti sono identici alla controparte cinematografica.

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